09.15.2019
Mancu li cani
MANCU LI CANI
reading
dal romanzo di Tommaso Randazzo
letture di Massimo Tarducci
con la partecipazione di
Don Andrea Bigalli coord.regionale Libera Toscana
Carlo Di Primio, psichiatra Azienda USL Toscana Centro
modera Cecilia Morandi, giornalista
Un “bestiario di città”, una miriade di personaggi del sottobosco cittadino che vivono in un ambiente alienante. Edifici tutti uguali, slot machines, discoteche. Una giungla di cemento e schermi digitali in opposizione alla natura, alla campagna, a un altrove continuamente sognato da Nico, ma mai raggiunto. Il protagonista di questa odissea metropolitana ci racconta la sua storia con ironia amara e con un linguaggio crudo, esplicito, influenzato dai dialetti, dallo slang della strada, dal gergo della marginalità, ridondante di parole volgari. Nico è a tutti gli effetti vittima di una dipendenza, il gioco d’azzardo, in tutte le sue sfumature, dalle scommesse clandestine al poker, ma con un amore viscerale per le luccicanti e seducenti slot machine. Siamo seduti lì con lui, anzi siamo dentro di lui, quando viene colto dall’impulso irrefrenabile di tentare la fortuna, convinto ogni volta che sarà quella giusta, quella in cui riuscirà a dare una svolta alla sua vita, quella dopo cui finalmente potrà smettere di giocare, illudendosi davvero di poterlo fare e credendoci così ingenuamente da lasciarci sperare che sia così. Il romanzo racconta le condizioni esistenziali di chi vive ai margini delle metropoli contemporanee, descrive lucidamente le molteplici droghe, dagli psicofarmaci al gioco d’azzardo, che il sistema utilizza per contenere, distrarre, indirizzare altrove le energie e le coscienze degli esclusi.
Le letture intense e partecipate di Massimo Tarducci, accompagnato ai tamburi a cornice da Tommaso Randazzo, riescono a dar vita ai personaggi, alle parole del romanzo, conducendo lo spettatore in una dimensione altra, lontana ma vicina. L’autore del romanzo parla con il pubblico tra una lettura e l’altra, raccontando alcuni passaggi fondamentali della storia. Andrea Bigalli, Carlo di Primio e Andrea Mannucci introducono e approfodiscono gli argomenti centrali del romanzo, in particolare la ludopatia e la marginalità sociale.