01.27.2018
This is britain
Venerdì 2 febbraio 21.30
Control
Un film di Anton Corbijn. Con Sam Riley, Samantha Morton, Alexandra Maria Lara, Joe Anderson, James Anthony Pearson. Biografico, b/n durata 122 min. – USA 2007.
Sottotitolato in italiano
Corbijn riparte dal suo lontano debutto fotografico, narrando la vita di Ian Curtis in un bianco e nero sgranato, dai contrasti lirici ed evocativi. Una lucida monocromia che non è solo consona allo stile del regista, ma tipica di quell’epoca di sperimentazioni musicali, essendo in bianco e nero praticamente quasi tutte le immagini legate alla band.
Venerdì 9 febbraio 21.30
England Is Mine
Regia di Mark Gill. Un film con Jessica Brown Findlay, Jodie Comer, Jack Lowden, Peter McDonald, Laurie Kynaston. Genere Biografico – Gran Bretagna, 2017, durata 94 minuti.
Sottotitolato in italiano
England is mine è l’esordio nel lungometraggio del regista e produttore inglese Mark Gill, candidato all’Oscar per il suo cortometraggio The Voorman Problem (2011), un bio pic non autorizzato – che si ispira al libro di Morrissey Autobiography (2013) – che gioca sull’atmosfera e la ricostruzione del colore di quel tempo. Interpretato da Jack Lowden, tra i protagonisti di Dunkirk di Christopher Nolan, Steven finisce per impersonare la storia dei talenti in cerca d’espressione, in un coming of age legato alla vocazione artistica. In pochi, ovviamente, riescono così bene nella realtà, ma il film di Gill sembra toccare anche i tanti, rimasti fuori campo, che ci hanno provato. Perché, in fondo, conta il caso, e solo a una persona è capitato di aprire la porta e sedersi a suonare con Johnny Marr.
Venerdì 16 febbraio 21.30
Sing Street
Un film di John Carney. Con Lucy Boynton, Maria Doyle Kennedy, Aidan Gillen, Jack Reynor, Kelly Thornton. «continua Ferdia Walsh-Peelo, Lydia McGuinness, Kyle Bradley Donaldson, Mark McKenna, Ian Kenny, Ben Carolan, Percy Chamburuka durata 106 min. – Irlanda 2016.
Sottotitolato in italiano
Mentre il Brit pop esplodeva nel mondo e Londra era the place to be, gli adolescenti e i giovani irlandesi si sentivano inevitabilmente periferici. L’unico sogno era salpare verso la costa inglese e farsi inghiottire dalle bancarelle e dai pub affollati di Camden Town. In quell’atmosfera decadente ma sognatrice, il dublinese John Carney aveva pressappoco la stessa età di Conor. Facile credere che quella chitarra acustica che il ragazzo armeggia ancora insicuro come strumento per non sentire i genitori litigare fosse simile alla sua, così come sua fosse la passione consapevole per il rock esibita da Brendan, il fratellone “filosofo”.
Venerdì 23 febbraio 21.30
Spike Island
Un film di Mat Whitecross. Con Emilia Clarke, Antonia Thomas, Matthew McNulty, Lesley Manville, Philip Jackson. «continua Michael Socha, Don Gayle, Andrew Knott, Elliott Tittensor, Nick Blood,durata 105 min. Gran Bretagna 2013
Sottotitolato in italiano
L’estate del 1990 sta per avvicinarsi, le scuole stanno per chiudere e cinque sedicenni di Manchester, venuti a conoscenza della notizia del concerto dei Stone Roses a Spike Island, sono pronti a tutto pur di vedere i loro miti esibirsi sul palco. Durante il viaggio verso Spike Island e nel corso delle 72 ore che trascorreranno insieme, i cinque ragazzi vedranno la loro amicizia e il loro futuro messi a dura prova.
Venerdì 2 marzo 21.30
Hector
Un film di Jake Gavin. Con Peter Mullan, Keith Allen, Natalie Gavin, Sharon Rooney, Sarah Solemani.
durata 87 min. – Gran Bretagna 2015
Sottotitolato in italiano
Hector McAdam si sta imbarcando nel suo viaggio annuale dalla Scozia verso un rifugio per senzatetto londinese, dove lo aspettano l’allegria natalizia e una cena a base di tacchino. Ma, sapendo che potrebbe essere l’ultima volta, decide di riannodare i fili del passato e ritrovare quanti ha abbandonato. Non è facile vivere senza una casa, ma Hector è forte e sa accettare le persone, e la vita, per ciò che sono. Sperimenta l’amicizia e la gentilezza, la delusione e la crudeltà, il disagio e la gioia. La sua odissea attraverso il paese è costellata di incontri casuali, compagni vecchi e nuovi che hanno bisogno del suo sostegno tanto quanto lui ha bisogno del loro
Venerdì 9 marzo 21.30
Pride
Un film di Matthew Warchus. Con Bill Nighy, Imelda Staunton, Dominic West, Paddy Considine, George MacKay. durata 120 min. – Gran Bretagna 2014.
Sottotitolato in italiano
Londra, 1984. Joe partecipa tra mille timidezze e ritrosie al Gay Pride e si unisce alla frangia più politicizzata del corteo, già proiettata sulla successiva battaglia in difesa dei minatori in sciopero contro i tagli della Thatcher. Guidati dal giovane Mark, i LGSM (Lesbians and Gays Support The Miners) cominciano il loro difficile percorso di protesta, che li conduce in Galles, nella remota comunità di Dulais. Superata l’iniziale ritrosia, tra attivisti gay e minatori nascerà una sincera amicizia e un’incrollabile solidarietà umana.
Venerdì 16 marzo 21.30
Northern Soul
Un film di Elaine Constantine. Con Steve Coogan, Elliot James Langridge, Josh Whitehouse, Lisa Stansfield, James Lance., durata 102 min. – Gran Bretagna 2014.
Sottotitolato in italiano
Il film è ambientato in un night club degli anni Settanta, in cui nacque la musica underground che investì come una tempesta la scena musicale dell’Inghilterra del North-West. Matt e John, adolescenti della classe operaia innamorati della Black Music americana,inseguono il sogno di viaggiare negli Stati Uniti e diventare DJ della musica che più amano, il Norhern Soul. Tra musica e droghe, la loro amicizia sarà messa a dura prova.
Venerdì 23 marzo 21.30
SOULBOY
Un film di di Marcus Shimmy Con Alfie Allen, Brian McCardie, Craig Parkinson, Felicity Jones, Huey Morgan , Jo Hartley. Gran Bretagna Anno: 2010 Sottotitolato in italiano
Stoke-on-Trent, 1974. In un’Inghilterra sconvolta da una grave crisi politica e da violenti scontri sociali, Joe è intrappolato in una vita monotona, finché non conosce Jane che gli apre le porte del Wigan Casino, patria del northern soul. Per Joe il mondo sembra finalmente rivelarsi al ritmo di una musica che è già simbolo di una cultura; grazie a Mandy, che lo istruisce nel ballo e lo introduce al nuovo stile di vita, diventa presto un vero soul boy. Sempre più affascinato e immerso nell’universo del Wigan Casino, Joe si troverà a dover affrontare l’ambiguo rapporto creatosi con Jane e Mandy.
«Per me la grande musica, come il grande cinema, dev’essere un percorso di scoperta. SoulBoy è una sorta di viaggio per Joe McCain. Rappresenta il suo momento, come quando, durante l’adolescenza, tutti noi scopriamo una scena, una sonorità, un posto al quale finalmente sentiamo di appartenere. Questa musica diventa la colonna sonora degli anni migliori della nostra vita e, se si tratta del northern soul, direi che non poteva andare meglio di così».
Venerdì 30 marzo 21.30
Tyrannosaur
Un film di Paddy Considine. Con Peter Mullan, Olivia Colman, Eddie Marsan, Paul Popplewell, Ned Dennehy. durata 91 min. – Gran Bretagna 2011.
Sottotitolato in italiano
Joseph è un uomo solo divorato da una rabbia che lo spinge ad agire anche contro chi ama. Un giorno, reduce da un ennesimo scontro, cerca asilo nel negozio di Hannah, una devota cristiana che non può fare altro che dirgli che pregherà per lui. Joseph è disperatamente ateo ma le parole di Hannah lo toccano e lo spingono a tornare a cercarla. Pur non riuscendo a trattenersi dall’offenderla capisce che anche lei nasconde un dolore profondo.
Paddy Considine, attore britannico che ha lavorato con registi del calibro di Jim Sheridan e Ron Howard affronta la sua prima regia di un lungometraggio riuscendo con grande sensibilità ad inserirsi in quel filone di cinema inglese che affronta la brutalità della vita con forti accenti di verità. ………………Porta sullo schermo tre solitudini originate da cause differenti ma unite da una sorta di ineluttabilità che va al di là del contesto sociale. Joseph, Hannah e suo marito James provengono da classi socioculturali profondamente diverse ma tutti e tre si ritrovano a combattere contro il demone della violenza. Considine costruisce attorno ai suoi protagonisti (le interpretazioni di Mullan, Colman e Marsan sono eccellenti e per gli ultimi due lontane dai ruoli in cui il pubblico li ha visti agire finora) un film in cui la tensione è continua. Le poche pause di apparente quiete preludono sempre a un’esplosione di rabbia. Sia essa quella esibita del patrigno del ragazzino che abita di fronte a Joseph oppure quelle a malapena represse di chi sopravvive a se stesso, in Tyrannosaur (titolo che riceve una spiegazione nell’ultima parte del film) la serenità del vivere è negata. Lo è nella barba malfatta e nello sguardo annebbiato dall’alcol di Joseph così come nella sublimazione nella fede da parte di Hannah o nella brutalità di James. Questo però non significa che Considine neghi una possibilità di riscatto. Ha solo realisticamente la consapevolezza di quanto sia complesso e difficile combattere una guerra quando il nemico si presenta ogni giorno guardandosi allo specchio e ne trae le amare conseguenze.