cdpsettignano
Via San Romano 1 Firenze
Programma marzo aprile maggio
Categories: CinemAnemico

CASA del POPOLO   di SETTIGNANO

 VIA SAN ROMANO 1

RASSEGNA DI CINEMA POCO
VISIBILE……….

LE LUCI DEI MAESTRI DIMENTICATI

Giovedì 27  marzo 21.15

Тіні забутих предків (Le ombre degli avi
dimenticati, 1964)
  Sergei  Paradjanov (Ucraino sott.italiano)

Il primo dei
quattro capolavori estatici e visionari dell’ artista di origine armena Sergei
Paradzanov e come ebbe a dire Giovanni Buttafava "un atto di autentica
liberazione espressiva" tenendo conto fra l’ altro del luogo e dell’epoca
in cui il medesimo è stato girato: l’ Unione Sovietica del 1964. La storia
molto semplice , tratta da un racconto dello scrittore ucraino Michail
Kocjubinkij ricalca in qualche maniera la storia di Giulietta e Romeo, ma si
svolge nei Carpazi agli inizi del 900. La forza del film non sta nel soggetto
di cui l’ autore non apprezza lo schematismo e la rigidita’, ma nella potenza
visiva delle immagini che studiate fin nei minimi dettagli
evidenziano l’ ammirazione e l’ amore del regista per l’ arte figurativa ed in
particolare per pittori come Hieronymus Bosch ,Bruegel ed inoltre per la
pittura naif del georgiano Pirosmani di cui anni più tardi girerà un intenso
ritratto documentaristico.

Giovedi 3 aprile 21.15

Sayat Nova (Il colore del
melograno
, 1968-69) Sergei  Paradjanov (Georgiano sott.italiano)

La vita del trovatore armeno Sayat Nova, vissuto nel Seicento,
dall’infanzia alla corte regale, dal ritiro in un convento alla morte,
attraverso una serie di episodi, statici come quadri che non raccontano, ma
mostrano, evocano, suggeriscono per via di metafore, analogie, estri
surrealisti, paesaggi onirici, pause liturgiche. La colonna
sonora

(musiche, rumori) conta
come quella visiva di pittorica sensualità. Ermetico, ma abbagliante. Molte
noie con la censura sovietica.

Giovedi 10 aprile 21.15 

Ambavi Suramis tsikhitsa (La leggenda della fortezza di Suram, )1984  Sergei  Paradjanov

Questa è la differenza principe tra l’opera letteraria e
l’opera cinematografica – scrive Pier Paolo Pasolini in Empirismo eretico -:
"L’istituzione linguistica, o grammaticale, dell’autore cinematografico è
costituita da immagini: e le immagini sono sempre concrete, mai astratte".
Quella del cinema, dunque, è tendenzialmente una lingua di poesia, non una
lingua di prosa, o narrativa. Sono, queste, osservazioni famose e insuperate. E
ora, come dopo un lungo sonno in qualche angolo della memoria, tornano alla
coscienza. A evocarle è lo stile di Sergej Paradzanov. Non c’è narratività
prosastica in La leggenda della fortezza di Suram, o almeno non c’è per noi,
costretti a misurarci con un universo di significati e sentimenti che riusciamo
a mala pena a intuire, in bilico come sono tra un vago ricordo della cultura
d’Occidente e un primo sentore di quella d’Oriente

Giovedi 17 aprile 21.15

Ashugi Qaribi (Ashik Kerib,
1988) Sergei  Paradjanov (Georgiano sott.italiano)

E’ l’ultimo film di Sergej
Parajanov, il grande regista georgiano di origine armena morto dopo averlo
presentato fuori concorso alla Mostra di Venezia dell’88. Come "La
leggenda della fortezza di Suran"; lo aveva diretto in collaborazione con
un altro regista georgiano, David Abashijle, con cui divideva quelle ricerche
su un cinema fatto di pittura, di teatro e di danza che, pur perseguitato dalle
autorità sovietiche, lo avevano imposto anche all’estero, alla fine dei
Sessanta con ôIl colore del melograno, un’opera che ha fatto epoca. Anche qui
lo stesso linguaggio e il gusto spiccato per le leggende ridotte in forma di
pantomina.

 

Giovedi 24 aprile 21.15

EDWARD
II
   (GB 1991) 
Durata: h 1.01 Regia: Derek Jarman (inglese
sott. Italiano)

Dal dramma (1592?) di
Christopher Marlowe. Salito al trono, il giovane Edoardo dà scandalo portando a
corte l’amante Gaveston e suscitando l’ostilità della moglie, dei nobili e
degli ecclesiastici. Tragica fine per entrambi. Stilizzata in abiti moderni e
in un vuoto scenografico di controluci e spazi chiusi, la libera trasposizione
si concentra con una forza di sinistra bellezza sull’impari lotta tra
istituzioni del potere e libertà individuale, raffigurata attraverso “l’amor
imprigionato” e proibito perché omosessuale. Ottimo cast dove spicca la regina
della Swinton, premiata alla Mostra di Venezia.
Annie Lennox
canta “Every Time Say Goodbye” di Cole Porter.

UNA STRAGE ANNUNCIATA

Giovedi 1 maggio    proiezione continua dalle 15.30
fino a sera

Segreti
di Stato
(Italia, 2003) 83 min.   Paolo Benvenuti. (Italiano)

Uno
dei più appassionanti e interessanti film recenti sulla Storia italiana
contemporanea, presentato all’ultima Mostra del cinema di Venezia, Segreti
di Stato
di Paolo Benvenuti offre una quasi nuova interpretazione della
strage di Portella della Ginestra in Sicilia, dove nel 1947, secondo la versione
sinora nota, Salvatore Giuliano e la sua banda spararono per istigazione della
mafia sui lavoratori che festeggiavano il Primo Maggio e la vittoria della
sinistra nelle elezioni siciliane, provocando 11 morti e decine di feriti.
La tesi fatta propria dal film è che Giuliano e i suoi tirarono in aria, mentre
a uccidere sparando granate furono dodici uomini della ex Decima Mas di Junio
Valerio Borghese, nell’ambito di una congiura anticomunista che comprendeva i
servizi segreti americani, il cardinale Montini, l’onorevole Andreotti, i
ministri Scelba e Aldisio, il sottosegretario Mattarella, Leone Marchesano,
Cusumano Geloso, il principe Alliata, e che portò poi anche alle uccisioni
truccate di chi avrebbe potuto parlare, Salvatore Giuliano e Gaspare Pisciotta.

STORIE DI UN POPOLO IN FUGA

Giovedi 8 maggio 21.15

Diably Diably      (Diavolo Diavolo)  Dorota Kedzierzawska 11 September 1996
(France)
          86 min  

Giovedi 15 maggio 21.15

Skupljaci Perja  (Ho incontrato anche zingari felici Regia)  Aleksandar
Petrovic
  1967 (serbo sott.ita)

Giovedi 22 maggio 21.15

Dom za
vešanje
(Il tempo dei gitani)   Jugoslavia 1989. (120) minuti 
Emir Kusturica  (Romanis sott.ita)

Giovedi 29 maggio 21.15

Gadjo dilo    ( Lo straniero pazzo) Francia; 1997 dur 1h e 40′  Regia di Tony Gatlif  (Romanis sott. Italiano)

INGRESSO LIBERO SOCI ARCI

cinema nemico@yahoo.it

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