cdpsettignano
Via San Romano 1 Firenze
gestionefinalitàintenti
Categories: General

CINEMANEMICO

Casa del popolo di settignano

GESTIONE, FINALITA’, INTENTI

CinemAnemico è una piccola sala di
proiezioni cinematografica all’interno delle attività della casa del popolo di
settignano via S.Romano 1 Firenze

Il progetto è promosso e sostenuto
da una serie di persone che da tempo si occupano di cinema (inteso nel senso
più ampio del termine ovvero come cultura audiovisiva)
L’ingresso alle proiezioni è gratuito ed aperto a tutti. Il reperimento dei
materiali, la scelta della programmazione, la pubblicità e la logistica di sala
e impianto sono attività del tutto autogestite (anche a spese proprie) dai
membri organizzatori, senza patrocini o finanziamenti esterni né pubblici né
privati. Nonostante le spese inevitabili che la gestione di un cinema implica,
si sta cercando comunque di mantenere l’ingresso gratuito, per una politica di
massima diffusione del non-visto.
La sala è stata approntata materialmente nell’autunno del 2005, adattando un
salone della casa del popolo e attrezzandola in seguito con l’impianto
audio-video recuperato nelle case dei promotori al progetto e con piccoli
autofinanziamenti.

Il progetto si struttura su alcuni punti fondamentali:

1. CHE COSA PROIETTARE?

È la risposta a questa domanda che, in sostanza, motiva
l’esistenza di questa sala cinematografica.
Il panorama della distribuzione italiana, paragonabile a quello di tutta l’area
europea e filo-hollywoodiana, si è definitivamente strutturato su logiche
prettamente commerciali. La progressiva apertura delle multisale ne è il
paradigma più concreto ed evidente: strutture architettoniche di transito,
disseminate nelle periferie post urbanizzate, che propongono modalità di
visione passive e alienanti. Il multiplex infatti elimina il processo di scelta
che spinge a vedere un film anziché un altro, aggregando in un unico luogo più
sale e programmi diversi, portando lo spettatore ad essere ignaro della scelta
della visione fino all’ingresso nel cinema. Il consumismo cinematografico è
l’orizzonte unico delle scelte di programmazione: le grandi industrie
cinematografiche producono materiale d’intrattenimento, il multiplex lo smercia
nel modo più veloce ed economicamente vincente. Eliminando le scelte,
proponendosi come contenitore di visioni differenti, a sua volta condiziona la produzione
piccola e media, che non potendo permettersi di entrare nei multiplex, sforna
film per la tv.
Una simile politica della visione produce un inevitabile ostracismo verso
un’enorme quantità di prodotti audiovisivi (fiction e non fiction), riducendo inoltre
in modo drastico la possibilità di riproporre e rivedere film del passato.
Intere cinematografie e autori, film bizzarri, estremi, indipendenti,
sperimentali, non accondiscendenti alle logiche del successo commerciale, alla
pari di documentari di controinformazione, materiali video di documentazione
politico-sociale, sono rimasti ai margini della cultura senza avere la
possibilità di essere visti e reclamano la necessità della visibilità e della
visione pubblica, diffusa e condivisa.
A questi films e materiali video è dedicata la programmazione di cinemAnemico,
questa è la priorità d’intenti: ci si propone di dar luce a schermi trascurati
o da troppo tempo dimenticati, smuovendo l’ostracismo moralista dei critici e
degli storici cinematografici che hanno tacciato di invedibilità intere pagine
della storia del cinema strappandole alla pubblica visione, ma ci si propone
anche di contribuire allo smantellamento del pregiudizio occidentale di
retaggio coloniale e al contrasto dell’incomunicabilità nazionalista che
esclude dalla considerazione le cinematografie altre e lontane, geograficamente
ed esteticamente, per arrivare a proporre finalmente una valida alternativa
all’onnipervasività del made in USA in cui si crogiolano i media commerciali.

2. RAPPORTO SPETTATORE-VISIONE-SALA

cinemAnemico costruisce la sua programmazione attraverso
delle pubbliche assemblee in cui gli spettatori (reali o potenziali), che
aderiscono con noi al desiderio di rendere visibile il non visto, propongono le
proprie rassegne e i film che vorrebbero veder proiettati.
Non essendo però questo cinema strutturato attorno nè ad una direzione
artistica che prescrive le linee editoriali, nè a un gruppo di operai che si
occupano della manutenzione e degli apparati tecnici, lo spettatore è coinvolto
in prima persona nella gestione artistica e tecnica della programmazione.
Gestire un cinema significa non solo costruire una programmazione, ma anche
rendere possibile tecnicamente e logisticamente la visione stessa: promozione
della programmazione, realizzazione di manifesti, preparazione della sala,
scelta dei formati di proiezioni, uso degli apparati tecnici per la proiezione,
accoglienza del pubblico, ecc… Nonché curare la condivisione del progetto con
quelle che sono le attività e le progettualità dello spazio sociale che
accoglie cinemAnemico, ovvero la realtà della casa del popolo di Settignano.
L’obiettivo è quindi quello di far gestire il più possibile il cinema agli
spettatori, nell’ottica di una progressiva crescita delle dinamiche di partecipazione
individuale nella gestione dei processi e delle strutture che condizionano e
con cui relazioniamo le nostre vite

3. SCELTA DEI SUPPORTI

Privilegiamo senza dubbio i supporti
analogici e digitali, magnetici e ottici, e al di là di vincoli di copyright o
SIAE.
Riteniamo che la diffusione della cultura, soprattutto di questa parte della
cultura trascurata e nascosta, debba essere di pubblico dominio, libera da
qualunque vincolo proprietario commerciale.

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